Ve ne abbiamo parlato pochissimi (non potrebbe essere altrimenti) giorni fa, ma oggi ne saprete di più, perchè a parlarci/vi sarà direttamente lui. Signore e signori, James White.

D- Come hai iniziato a fare graphic design? Quale è la tua storia?

R- Disegno da quando avevo 4 anni ed ho continuato a farlo per tutto il periodo scolastico. Ho finito per fare Graphic Design nel quale mi sono laureato con lode ed ho proseguito facendo Interactive Technology dove ho imparato modi nuovi ed interessanti di fare arte. Dopo la laurea sono stato immediatamente assunto e non ho mai smesso di lavorare. Al di fuori del mio lavoro seguo costantemente progetti personali, sempre nel tentativo di evolvermi e migliorare le mie tecniche.

D- Che strumenti utilizzi solitamente per i tuoi lavori? Solo digitali o anche tradizionali?

R- Ho fatto esperimenti con una serie di diversi media tradizionali, come pittura e scultura, ma il mio preferito e quello che mi viene più naturale saranno sempre carta e matita. Lì è dove nascono tutti i miei pezzi. Al computer uso Photoshop, Illustrator e Flash quasi esclusivamente, e provo ad usarli in modi non convenzionali per ottenere risultati inattesi.

D- Ci puoi descrivere il tuo tipico flusso di lavoro, dall’idea al pezzo finito?

R- Passo un sacco di tempo a disegnare prima di passare al computer. Posso anche realizzare 40 bozzetti di un pezzo prima che passi al lavoro in digitale. Una volta che ho l’idea generale e la composizione schizzata su carta comincio usando Flash ed Illustrator per costruire i miei elementi, prima di muovermi su Photoshop dove assemblo tutto, sperimentando con i colori, aggiungendo effetti, texture ecc. Ci sono un sacco di prove ed errori nei miei lavori prima di arrivare ad un prodotto che rispecchi l’idea originale.

D- Da cosa trai ispirazione?

R- Tutto. Può essere qualcosa di tipico come un libro od un blog di design, o può essere qualcosa di non convenzionale come la piastrellatura di una cucina o la pubblicità di uno stereo degli anni 70. Sono molto nostalgico quindi un sacco di ispirazioni arrivao dalla mia infanzia, cose come giocattoli, videogame e vecchi cartoni animati.

D- Quale è stato il primo lavoro della tua famosa serie di poster “vintage”? A cosa ti sei ispirato?

R- La prima volta che ho sperimentato con l’astrazione retrò è stato per il pezzo “72 Eindelijk Dynamo”. Stavo lavorando su uno stile completamente differente all’epoca ed ho voluto aggiungere qualche nuova forma alla composizione. Tutto quello che è venuto dopo è partito da quel pezzo. L’ispirazione è venuta da diverse fonti, Piet Mondrian, Scott Hansen, Jacob Bannon e un po’ di George Braque.

D- I tuoi designer preferiti e quelli che pensi stiano portando delle novità sulla scena?

R- Questa è difficile, perchè mi piacciono così tanti designer, per così tante ragioni! Joshua Davis è sempre al top della mia lista, è da sempre una mia fonte di ispirazione. Anche Shepard Fairy, Mike Orduna, Chuck Anderson, Scott Hansen e, ne sono certo, almeno altri 50 :).

D- I siti che visiti più spesso?
R- Smashing Magazine, Josh Spear, Abduzeedo, Drawn!, e Canadian Design Resource

D- Mac o PC?

R- Attualmente lavoro su PC. Nello specifico un Dell che ho comprato 4 anni fa che è un vero campione, visti gli incredibili carichi di lavoro che do al processore 🙂
D- Cosa puoi dire ad un designer emergente?

R- Il miglior consiglio che posso dare è quello di lavorare duramente. Se la creatività ce l’hai nel sangue non smettere mai di usarla, non importa quanti moment frustranti dovrai affrontare. Internet è una grande risorsa per reperire arte, ma non cercare solo quello che la gente fa adesso. Ci sono ricchezze che devono essere scovate nel passato, quando la gente creava pezzi meravigliosi senza usare un computer. Impara ad usare i tuoi strumenti e i programmi, ma ricorda che l’arte viene dalla tua mente, non dalla tastiera o dal mouse. Pensa a ciò che ami e trai ispirazione da quello.

D- Hai l’aria di essere un videogiocatore vecchia scuola. Ti interessa ancora il mondo dei videogame? Hai una console next gen (se sì quale?) o sei un adepto del “lato pixelloso della forza”?

R- Sì, sono ancora molto interessato ai videogame. Ero un Atari e Commodore Kid finchè non mi sono evoluto alla grande Nintendo, della quale ho avuto tutte le console (eccetto l’N64) ed attualmente ho una Wii e la adoro. Ho anche una Playstation 2 ma solo perchè Guitar Hero non c’era su Wii all’epoca. Ma non tradirò mai la Nintendo, i giochi migliori, i personaggi migliori ed i miglior gameplay.

Grazie mille a James White, che ci ha dato sicuramente tanti spunti e consigli interessanti. Potete trovare i suoi lavori su

www.signanoise.com

il suo flickr

il suo profilo Behance

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